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Lezione di Volo, 1° anno

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view post Posted on 5/3/2024, 14:21
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Campo da Quidditch - seconda ora

"Chi di voi sogna di entrare nella squadra della propria Casa?" domandò a bruciapelo Madama Bumb.
Un sacco di mani scattarono immediatamente in aria, compresa la mia.

L'insegnante attraversò a passo di marcia fra le due file in cui ci aveva diviso, camminando con le mani dietro la schiena.
"Mi fa piacere vedere tutto questo entusiasmo" sorrise. "Spero che non vi siate già stancati perché adesso renderemo un po' più difficile gli esercizi fatti finora"

Sentii qualcuno lamentarsi sottovoce.
A me facevano un po' male le gambe, e a giudicare da come i miei compagni si massaggiavano le proprie, non ero l'unico. Era difficile rimanere in equilibrio sulla scopa, e se non c'eri abituato ti salivano i crampi dopo dieci minuti.
C'era anche chi si massaggiava il didietro, specie quelli che non avevano una scopa propria e dovevano usare quelle schifose della scuola.

Mamma e papà mi avevano regalato la mia prima scopa a sei anni, ma dopo le prime ginocchia sbucciate ci avevo rinunciato e la scopa era rimasta chiusa dello sgabuzzino a prendere polvere. E adesso ero obbligato a salire su una scopa ben tre volte a settimana, e anche se riuscivo a malapena a stare in equilibrio per fortuna non ero ancora cascato di faccia.

Mentre la professoressa disponeva dei piccoli ostacoli in mezzo all'erba, mi sporsi verso Liam.
"A che punto siamo con la mappa?"
"Quasi completata" sorrise lui.

Speravo di trovare un altro pezzo di mappa. Avevo sentito da uno del settimo anno che il Club degli Esploratori era fighissimo e non vedevo l'ora di trovare la fantomatica aula.

"Bene ragazzi, salite sulle vostre scope"
Ahia. Dai Horton, puoi farcela.
"Sempre rimanendo a bassa quota" specificò, con uno sguardo verso qualcuno del gruppetto dei Serpeverde "tenetevi in fila indiana mantenendo una distanza di sicurezza dalla scopa di fronte alla vostra, e muovetevi a zig zag fra questi ostacoli"

"Che succede se tocchiamo gli ostacoli?" chiese Phileas alzando la mano.
Madama Bumb parve sorpresa dalla domanda. "Non succede nulla"
"Non ci toglierà punti?"
"Ovviamente no, signorina Jessel"
"E quindi non ci verranno nemmeno assegnati punti se arriviamo alla fine del percorso senza farne cadere nemmeno uno?"
"No, signorina Jessel. Ora...pronti?"
"Ma..."
"Siete tutti pronti?" ripeté alzando la voce. Ci scapicollammo tutti per posizionarci in fila indiana. "Bene. Andate!"
Mise fra le labbra il suo fidato fischietto e partimmo.


Horton Boone
1° anno, Tassorosso



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Campo da Quidditch - 2° ora

"Phileas, tocca a te".
"Vai pure, Liam" sorrisi nervosamente al mio compagno, cedendogli il passo.
"Ma io sono appena atterrato. Tocca a te" mi ricordò lui, perplesso.
Ignorai la sua osservazione e indicai Melis, poco distante, e rivolgendomi alla Corvonero la spinsi verso l'inizio del percorso: "Forza Melis, tocca a te!" la incitai.

La ragazzina si voltò verso di me: "Guarda che in realtà manchi solo tu".
"No" negai prontamente, scacciando il panico che mi attanagliava all'idea di salire su una scopa che a momenti non riuscivo nemmeno a far sollevare da terra.
"Dai, Phileas, puoi farcela" mi incitò Horton con un sorriso.
"Si, Phileas, se ce l'ha fatta lui, puoi farcela pure tu" scimmiottò Meriet.
Mi voltai furente: "Nessuno ha chiesto il tuo parere".
"Non era un parere" mi corresse Silas.

"Che cosa succede, qui? Perchè vi siete fermati?" domandò Madama Bumb, il fischietto tra le mani.
"La Jessel non vuole salire sulla scopa" rispose prontamente Aspley.
Alternai lo sguardo dalla Professoressa al Serpeverde: "Non è vero! E' solo che..." inspirai rumorosamente "... mi sembra un po' avanzato come esercizio, e preferirei essere esonerata!".
Ero mio diritto, non stava scritto da nessuna parte che dovessi per forza fare quello che un Professore mi chiedeva.
Bisognava imparare a ragionare con la propria testa e la mia testa mi diceva di non fare quel percorso.
"Non dica eresie, Signorina Jessel, salga sulla scopa, Ora" ribattè indifferente e piuttosto perentoria la Bumb.

Un silenzio imbarazzato calò tra noi.

"Non è capace".
Fu Meriet a rompere il silenzio, con quella frase bomba.
Sentii le lacrime salirmi agli occhi, ma strinsi i pugni e inspirai nuovamente. Fissai la mia scopa, la mia stupida odiosossima scopa, aprii la mano e poi urlai: "SU!" con quanto fiato avessi in gola. La scopa in effetti si sollevò da terra, ma mi colpì in piena faccia, per la gioia del gruppetto dei Serpeverde che scoppiò a ridere sguaiatamente, seguito - lo vidi benissimo - dai miei amici che però cercarono di non darlo a vedere.

"Ha visto signorina?" proseguì Madama Bumb imperterrita "E ora, a cavalcioni, avanti, che non abbiamo tutta la mattinata".
Con le mani che mi tremavano, consapevole degli sguardi di tutti posati su di me, inforcai la scopa.
Sentii immediatamente che non ne avevo la padronanza, ma non potevo certo darlo a vedere.
C'era riuscita Melis, c'era riuscito Horton.

Deglutendo a fatica mi diressi piano verso il percorso ad ostacoli.
"Sembra mia nonna" sentii bisbigliare da Silas, suscitando così un altro scoppio di risa.
Mi voltai: "Siete dei... siete dei... CAFONI!" riuscii a urlare prima di cadere dalla scopa come una pera cotta e sentire di nuovo le risate sguaiate dei miei compagni.

Phileas Jessel, I° Anno




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Campo da Quidditch - seconda ora

"Vorrei farvi notare che non ho fatto cadere nemmeno un ostacolo" dissi ai miei compagni. "Ci scommetto che l'anno prossimo entrerò nella squadra"
"Sei troppo piccolo, Blackwood non ti prenderà mai" fece Silas.
"Blackwood l'anno prossimo non ci sarà". Testoni e zucche vuote, non capivano niente. "E poi sono più alto di tutti quanti voi, figuriamoci se non mi vorrebbero in squadra"

Non ero mica incartato come la Jessel, o come quel Tassobombolone che stava in equilibrio per chissà quale miracolo divino. Io ero praticamente nato su una scopa, anche se quel cretino di mio fratello Albert mi ci metteva su con la forza sperando che cadessi. Ma alla faccia sua, sarei entrato in squadra, poco ma sicuro.

"Se lo dici tu" ridacchiò quel cretino di Silas, senza staccare gli occhi da una Corvonero che stava cercando di fare il percorso a ostacoli.

La Prefetto senza volerlo mi aveva fatto un favore, perché grazie a questa storia dell'assistente avevo la possibilità di conoscere i giocatori della squadra e se giocavo bene le mie carte, non avrei avuto alcun problema a diventare un titolare il prima possibile. Con McFergus non era andata bene, ma quello non mi sembrava tanto normale ed ero contento di non dover fingere più di eseguire i suoi tentativi astrusi di "ordini".
Villain invece era uno forte, ed era pure un Prefetto. Se me lo fossi fatto amico avrei avuto le chiappe parate fino al suo settimo anno.

Anche perché gli altri della squadra non mi degnavano di uno sguardo. Non ancora almeno. Dovevo trovare un modo per farmi amici anche loro.
"Signor Aspley, tocca a lei" chiamò la Bumb.

Inforcai la scopa con un sorriso tutto speciale rivolto alla Jessel, e presi il volo.
"Non me lo faccia ripetere: non troppo in alto, signor Aspley" mi rimproverò la vecchia bisbetica.
"Mi scusi professoressa" trillai, sorridendo. "Non posso proprio farne a m-"

La scopa inchiodò senza nessun motivo apparente, e le mie mani persero la presa facendomi volare mezzo metro in avanti.
Mi schiantai sull'erba e mi tirai su con tutta la dignità possibile, cercando di ignorare le risatine dei presenti.

Maledetti.

"Oh, state zitti" berciai. Sentivo le guance in fiamme per l'imbarazzo, che sperai di nascondere passandomi una mano sul viso e sui capelli. Mi avvicinai a quella stupida della mia scopa, ancora ferma a mezz'aria, e l'afferrai malamente.
"Non è stata colpa mia, me lo faccia rifare!" urlai frustrato alla professoressa. "La mia scopa è impazzita"
"Signor Aspley, si controlli se non vuole che le tolga punti"
"Ma la mia scopa..."
"Torni al suo posto. Signor Skeeter, tocca a lei"

Silas mi passò accanto e mi fece uno di quei suoi sorrisini fintissimi. "Bel volo" sussurrò.
Gli feci uno sgambetto facendolo schiantare a terra con tutta la sua scopa.
"Bel volo" gli feci il verso, sottovoce.

"5 punti in meno a Serpeverde, signor Aspley!" urlò la Bumb.
Ohhh maddai!!


Meriet Aspley
1° anno, Serpeverde
 
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